L’ultimo lavoro di Pedro Almodóvar, Dolor y gloria (2019), è un’opera delicata ed incredibilmente umana. Il film, sebbene non rappresenti eventi specifici vissuti dallo stesso Almodóvar, può essere considerato in buona parte come un racconto autobiografico, dal momento che riprende tutto un insieme di suggestioni ed emozioni che il regista spagnolo ritiene abbiano svolto un …
Dopo il terrificante Hereditary (uno dei migliori film del 2018), Ari Aster torna nelle sale con Midsommar (2019), un horror atipico a cavallo tra il macabro e il grottesco. Invece di riprendere la stessa formula del suo primo lungometraggio, Aster decide con la sua opera seconda di cambiare tono e scopo, cercando allo stesso tempo …
Il trono di sangue (1957) è universalmente riconosciuto come uno dei migliori adattamenti del Macbeth di William Shakespeare. Curiosamente però, il film di Akira Kurosawa non è una riproduzione fedele della tragedia dell’autore inglese, bensì una vera e propria reinterpretazione ambientata nello scenario proprio del Giappone medievale. Kurosawa trasforma il Macbeth attraverso un’operazione di risemantizzazione …
«Taglia, taglia!», risate e fischi: la prima proiezione de L’avventura (1960) al Festival di Cannes viene accolta dal dissenso e dalla frustrazione (cfr.). Il film di Michelangelo Antonioni non si aggiudica la Palma d’oro (vinta invece da Federico Fellini per il suo La dolce vita) ma riesce in ogni caso a colpire la giuria, ottenendo …
Hagazussa (2017), “strega” nell’alto-tedesco antico, racconta una storia di isolamento, segregazione, ripudio. Il film si concentra nello specifico su Albrun (Celina Peter), una bambina che vive in una capanna isolata insieme alla madre (Claudia Martini) nelle Alpi del 15esimo secolo. Entrambe si dedicano all’allevamento di capre da latte, cercando di contribuire al benessere del villaggio …
Nostalghia (1983), dopo Lo specchio (1975), è il film più intimo e personale di Andrej Tarkovskij, un’opera tesa fortemente a restituire attraverso l’immagine cinematografica il sentimento del reale, dove con reale non si intende la mera referenzialità fenomenica, bensì tutto l’insieme espressivo e sensoriale che caratterizza l’esperienza umana. Nostalghia è il film che maggiormente libera …
Tre colori – Film bianco (1994) è il secondo film della trilogia dei colori di Krzysztof Kieślowski, inizialmente pensato come una commedia e dedicato al tema dell’uguaglianza. In fase di montaggio, il regista polacco ha tuttavia tagliato tutte le sequenze più leggere e ricche degli stilemi tipici del genere per modificare il tono della pellicola. …
Il testamento di Orfeo (1960) è l’opera che chiude la trilogia orfica di Jean Cocteau, nonché l’ultimo film realizzato dal poeta, autore e artista francese prima della scomparsa avvenuta tre anni più tardi. La pellicola, che prosegue il discorso sulla poesia e sulla produzione artistica già avviato nei due lavori precedenti della trilogia (Il sangue …
Kairo (conosciuto anche con il titolo Pulse) è un film del 2001 diretto da Kiyoshi Kurosawa che, insieme a opere come Ringu (1998, Hideo Nakata), Ju-On (2002, Takashi Shimizu) e Dark Water (2002, Hideo Nakata), si dimostra essere un ottimo tentativo di integrare al genere horror una forte critica sociale. Il regista giapponese, infatti, arricchisce il …
Rosencrantz e Guildenstern sono morti è un’opera che nasce originariamente in qualità di tragicommedia per il teatro scritta da Tom Stoppard negli anni ’60, contribuendo ad arricchire il vasto panorama di lavori direttamente ispirati a William Shakespeare. Nel 1990, lo stesso Stoppard ne realizza la versione cinematografica, curandone la sceneggiatura e dedicandosi per la prima …