Nel corso della propria produzione filmografica, Darren Aronofsky si è sempre trovato ad oscillare tra i due poli del concreto e dell’astratto, soffermandosi in alcuni casi più esplicitamente sul primo (come in Requiem for a Dream o in The Wrestler) e in altri casi sulle interazioni tra i due (tornano alla mente Il cigno nero …
Tra i primi lavori di Yorgos Lanthimos, Kynodontas (conosciuto anche con il titolo internazionale Dogtooth) è quello che riesce al meglio a sintetizzare la sua poetica e la sua visione autoriale del medium cinematografico. Vincitore della sezione Un certain regard del Festival di Cannes del 2009, il film si propone come una satira grottesca che …
Volendo semplificare, Climax (nelle sale italiane a partire dal 13 giugno) potrebbe essere riassunto come il racconto di una festa dai risvolti inaspettati. La realtà tuttavia non è così semplice: Climax è prima di tutto un film di Gaspar Noé, un regista che con opere come Irréversible (2002) e Enter the Void (2009) aveva già …
Guardare un film di Alejandro Jodorowsky non è un’operazione semplice. Innanzitutto, significa entrare nella mente del suo autore, scoprire la sua personale visione del mondo e dell’uomo. In secondo luogo, significa entrare in contatto con uno stile registico imprevedibile, surreale ed estremamente simbolico. Nel caso de La montagna sacra (1973) è necessario in tal senso …
La nona porta (1999) è forse l’opera di Roman Polański meno amata dal pubblico e dalla critica. Il film, tratto dal romanzo Il club Dumas (di Arturo Pérez-Reverte), è stato descritto come un esempio di «Euro-kitsch» superfluo (cfr.) e scadente che nemmeno una star come Johnny Depp è stata in grado di salvare (cfr.). La …
Prima di realizzare alcuni dei suoi film migliori, come l’opera di culto Satantango (1994) o lo splendido Le armonie di Werckmeister (2000), Béla Tarr aveva già dimostrato nei suoi primi lavori, sebbene in modo meno estensivo ma non per questo meno intenso rispetto alle sue produzioni future, una precisa tendenza nel coniugare l’aspetto formale del …
A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973) è il pittoresco titolo scelto per la versione italiana del film Don’t Look Now di Nicolas Roeg, un thriller-horror capace di mescolare sapientemente la dimensione sovrannaturale con l’introspezione psicologica. A differenza delle opere argentiane, per fare un paragone, il film del regista britannico (peraltro accostabile per il tono …
Tre colori – Film blu (1993) è il primo film della trilogia dei colori di Krzysztof Kieślowski, una serie di opere connesse tra di loro da una forte impronta esistenzialista e da alcuni tratti caratteristici ricorrenti. Credendo erroneamente che la bandiera francese rispecchiasse il motto Liberté, Egalité, Fraternité, il regista polacco ha assegnato a ciascun …
Se c’è una singola opera nella filmografia di Abbas Kiarostami capace di proporsi come summa della poetica e della visione estetica del suo autore, questa è sicuramente Il sapore della ciliegia (1997). Dopo aver chiuso la trilogia di Koker, composta dai tre film Dov’è la casa del mio amico? (1987), E la vita continua (1992) …
Nato da un sogno dello sceneggiatore Bruce Joel Rubin, noto soprattutto per aver scritto Ghost (Jerry Zucker, 1990), Jacob’s Ladder è ormai diventato un film di culto, grazie soprattutto alla grande influenza che ha avuto sul franchise videoludico Silent Hill che ha portato molte persone a rivalutare l’importanza dell’opera che lo ha ispirato in diversi …